• SOVVENZIONI STATALI E CRESCITA ECONOMICA

Un quesito che un osservatore puo' porsi e' se le misure economiche anti covid di sostegno all'economia avranno quell'effetto rilancio economico dopo la crisi 2020. La crisi si e' presentata come un calo di attivita' produttiva e di consumo stimata per l'anno in circa il 10 % del PIL.   Le misure del governo a sostegno delle aziende e del commercio , si citano quelle agli operatori commerciali, aziende e professionisti, oltre a fornire una compensazione alle perdite, saranno in grado anche di rilanciare l'economia riportandola ai livelli pre crisi?

 Le misure di sostegno all'economia si prevede essere per il 2020 di  circa il 8% del pil e per il 2021 il 5,5%.   Per spiegare,  si puo' ricreare un piccolo schema di flussi monetari e di produzione per l'economia nel fine di schematizzare una simulazione. Supponendo per semplicità una economia fatta da un settore produzione che impiega 100 addetti, che vengono pagati 1.000 per anno per un totale reddito  di 100.000. Che i 100 addetti includono anche i proprietari delle aziende sicche' il reddito include sia quello dipendente che di impresa. Supponendo che tutto quanto si guadagna viene speso in prodotti e quindi che  il sistema si perpetua in un ciclo produzione/reddito/consumo  di 100.000 annui.  Lo stato interviene per sostenere l'economia e da' un contributo di 100 a ciascun addetto per un totale di 10.000 annui. I soldi vengono versati a ciascun addetto il primo del mese di gennaio. ( riga 1 della tabella) per cui vanno a crescere la liquidità dei cittadini per lo stesso importo.

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Tavola: variazioni di reddito, consumi, produzione generate da una sovvenzione statale

Il 15 di gennaio riga 2) gli addetti si spendono il tutto in prodotti di consumo, per cui il consumo sara' di 10.000, le rimanenze aziendali scenderanno di 10.000, le casse aziendali saliranno di 10.000 mentre quelle della popolazione scendono di 10.000. A questo punto le aziende cercheranno di ripristinare le scorte prodotti e assumono 10 addetti per svolgere il lavoro di produzione aggiunto. I 10 addetti, assumendo eguale produttivita' degli altri lavoratori, produrranno nell'arco dell'anno 10.000 in prodotti di consumo per cui le rimanenze ritornano allo 0, la liquidita' aziendale torna a 0 mentre quella dei cittadini sale nuovamente per 10.000.

Nel frattempo i  10.000 euro di nuovo reddito dei lavoratori aggiunti, viene nuovamente speso in prodotti nell'arco dell'anno ( righe 3-9) dagli addetti per cui il venduto nazionale aumenta di 10.000 euro, e cosi' il consumo. La liquidita' degli addetti scende di 10.000. L'anno successsivo, i 10 addetti rimarranno assunti  per cui il reddito complessivo sara' cresciuto a  110.000 per un totale di 110 addetti rispetto all'anno precedente che verra' speso in consumo perpetuando cosi' il flusso economico in modo costante nel tempo.

In questo scenario, quindi, il contributo iniziale statale di 10.000 euro, costituira' un aumento del reddito nazionale di 20.000 per il primo anno, e da li in poi, si trasformera' in un flusso aggiuntivo di reddito-consumo -produzione di 10.000 annui dovuto alla nuova occupazione generata dalle assunzioni. Secondo questo schema, il contributo statale, quindi, non solo andra' a sostenere gli addetti nella economia, ma costituira' un flusso costante, sempre che' non vi saranno altri shock nella economia.

Rapportando questo scenario alla situazione attuale per cui la economia ha subito un calo di domanda di circa' il 10 % su base annua per il 2020 dovuto alla crisi per le misure anti COVID, l'intervento statale a supporto della economia potrebbe causare  un aumento per l'anno di prodotto nazionale permanente del 1% per ogni 1% di intervento di spesa. In questo caso, la crisi potrebbe essere risolta in poco. Ma non tutto gira sempre cosi'. Esiste una situazione diversa; rapportandosi allo stesso esempio, supponendo  invece che il contributo di 10.000 ai lavoratori causa tutto quanto gia detto ma le aziende in questo caso, non assumeranno 10 addetti, ma 5 soli, e poi un altro scenario in cui non assumeranno alcun addetto. Per cui le entrate da sovvenzioni per 10.000 non andranno per intero tradotte in nuova occupazione.

In questo secondo scenario i 10.000 causeranno solo 5000 di reddito pernanenrte ( PIL) se le aziende assumeranno 5 addetti, ma nulla se non assumeranno  alcun addetto. In termini tecnici, l'effetto di una sovvenzione di spesa statale sull'economia si chiama effetto moltiplicatore e dipende un po' da quanta occupazione crea. Nel caso nazionale italiano, ma non solo in Italia essendo generalizzato ovunque nel mondo, a seguito  del  crollo consumi dovuto al COVID nel 2020, se il sistema di aziende si è  indebitato, le sovvenzioni  andranno solo a pagare debiti anzicche' a nuova occupazione.  In questo caso  l'aumento di reddito nazionale sara' solo una tantum, per poi decrescere l'anno successivo e l'effetto moltiplicatore sara' 0. La migliore sovvenzione in questo frangente a garantire crescita sarà  la cassa integrazione perche' mantiene l'occupazione esistente   per il periodo di crisi sovvenzionando il salario.  Sono anche con potere crescita, investimenti capitali ( strutturali e immobiliari) che aumentano le dotazioni esistenti, investimenti industriali, innovazione.

Nella fattispecie dell'Italia, poiche' gran parte di queste sovvenzioni sono andate a sovvenzionare cassa integrazione, e quindi occupazione,  altro a sovvenzionare imprese per la perdita di volume vendite che di giro mantiene occupazione, il risultato dovrebbe avverarsi.  Si dovra' comunque verificare i dati statistici consuntivi  prima di fare una valutazione in che misura si tradurranno  in ripresa economica.    ( gen. 21)

Sovvenzioni statali e crescita economica