Ordini al peggio

In borsa, gli ordinativi di acquisto e vendita titoli avvengono in due modalità. O si acquista “al meglio” ( anche "a mercato”) per cui l'ordine viene inoltrato e eseguito immediatamente alle condizioni migliori che il mercato offre, oppure vengono piazzati a " prezzo limite", e quindi inoltrati a un prezzo che sara' presumibilmente , in caso di ordini di acquisto, inferiore al prezzo mercato cercando di guadagnare qualche punto rispetto allo stesso. Viceversa se l'ordine sarà di vendita, verranno offerti a un prezzo superiore al prezzo mercato. Tutto sta un po all'esperienza e abilita' dell'acquirente/venditore a trovare il giusto limite.

Ora supponiamo che un astuto malversatore concepisce un metodo per far variare oltremodo i prezzi di titoli verso rialzi e ribassi, per cui invia ordini al peggio, ovvero ordini di acquisto superiori al prezzo mercato in un fare apparentemente irrazionale ma per fare in modo che i prezzi di mercato per quel titolo aumenti oltre il dovuto, oppure inoltri ordini vendite prezzi inferiori al prezzo di mercato per fare in modo che il titolo scenda oltre il suo valore. E' cio' possibile?

Invero se cio fosse permesso, creerebbe non poche manovre speculative al rialzo o ribasso dei titoli. Un operatore potrebbe immettere ordini al peggio di piccole quantita' ripetutamente per far salire di prezzo il titolo per infine vendere una grossa quantità al prezzo maggiorato. Oppure un operatore potrebbe vendere titoli a prezzi stracciati per fare scendere il prezzo per poi acquistarne maggiori quantitativi quando sotto una certa soglia. In termini tecnici legali, falsare il mercato con stratagemmi si chiama aggiotaggio, un reato penale. Ma sono note alle autorità tutte le strade attraverso cui si fa strada questa pratica, ad esempio gli ordini al peggio?  Un fatto improprio che disturba il mercato e che dovrebbe essere impedito con leggi.

Di sotto sono due evidenze tratte da finestre ordinativi titoli di un broker nazionale. Nel primo caso il titolo Maire Technimont che perdeva nella giornata il 3,8% ,la finestra di ordine riportava un prezzo denaro maggiore del prezzo di mercato. Nel secondo caso il titolo Piaggio riportava un prezzo lettera inferiore a quello di mercato.  Nel primo caso potrebbe essere stato un approccio per farlo salire di prezzo, nel secondo per  farlo scendere.

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Nel primo caso ci si puo' interrogare sulle condizioni che sussistono quando un titolo che ha una offerta lettera   di   X   vada  trattarsi a un prezzo di mercato di X+a come il titolo Piaggio.  Il meccanismo di trattazione titoli funziona che a ogni istante di trattazione esistono delle offerte e delle domande in essere.   Per cui una certa quantità necessariamente deve trattarsi tra i due limiti denaro-lettera.  Una offerta lettera è fatta da possessori di titoli che vendono a un prezzo superiore di quello di mercato per definizione. Il mercato,  se e' in fase di rialzo, si trova con domanda di azioni ( denaro)  mano a  mano a prezzi  superiori che vanno a "soddisfare" venditori che vendono piu' caro ( lettera)  riducendo lo spread prezzo lettera - prezzo mercato. Quando il mercato ha trattato le offerte maggiori,  non potra' mai il prezzo mercato  salire oltre il prezzo lettera e  al massimo si equivale a esso.  Per cui l'unica condizione che puo' verificarsi per cui il prezzo di mercato sia superiore a quello lerttera  è che il prezzo lettera   venga immesso a valore inferiore a quello di mercato.   Fatto appunto che in normali circostanze non dovrebbe avvenire salvo venga immesso di proposito a prezzo inferiore.

Ragionamento opposto per quel titolo che viene trattato a prezzo inferiore al prezzo denaro.  Non potrebbe avvenire che chi  acquista ( denaro) e' disponibile ad acquistare a un prezzo  superiore a  quello di mercato  in cui si tratta. Non avrebbe convenienza.    Ovviamente salvo venga  immesso di proposito a prezzo maggiore.

Ordini al peggio